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Arrigo Cigna

Le ultime vicende degli anni recenti hanno mostrato un livello del tutto inimmaginabile nel contesto della storia della nostra Associazione, con comportamenti inopportuni quanto contrari ai principi basilari su cui si è fondata la SSI. Tutti quanti si sono succeduti nelle varie cariche hanno sin qui seguito il criterio di dare un contributo alla SSI, non di trarne vantaggio personale dentro o fuori l'Associazione. Per questo mi auguro sinceramente che questi candidati siano eletti a fare parte del Consiglio e degli altri organi elettivi della SSI, certo che questo gruppo possiede il corretto spirito di servizio in grado di riportare la società allo stile seguito negli oltre cento anni della sua esistenza. Il programma che li unisce è nella giusta direzione. 


Fabio Siccardi

Da tanti anni seguo la Società Speleologica Italiana, ho cercato di dare un contributo con e senza cariche specifiche, come consigliere, o come semplice Socio SSI, portando idee, seguendo progetti. Credo che un'Associazione Nazionale di riferimento per la Speleologia sia fondamentale, per il "dentro", il mondo speleologico, sia per il "fuori", le istituzioni ufficiali di vario genere, che devono e hanno bisogno di un interlocutore nazionale. La squadra che si presenta alle elezioni ben rappresenta le mie aspettative di Socio. Conosco da tanti anni diversi candidati della squadra, ho avuto modo di collaborare con loro, ne ho la massima stima, hanno competenze non solo come speleologi, ma anche come professionisti. Il curriculum di alcuni candidati, che invece non conosco personalmente, mi fa ben sperare che possano, proprio con la loro preparazione gestire al meglio un Associazione nazionale importante e complessa come la SSI. Ho fiducia che le persone che si sono candidate, se verranno elette, potranno perseguire gli obbiettivi, per altro necessari e non procrastinabili a favore della Società Speleologica Italiana.


Natalino Russo

Conosco molti dei candidati e mi sembra una bella squadra. Potrebbe essere una buona occasione per ricostruire una progettualità collettiva e ridare slancio alla SSI. Certo il programma è ambizioso, ma con la giusta dose di competenza, equilibrio e condivisione potrebbe essere possibile ritrovare un'associazione che come speleologi ci riunisca a livello nazionale e possa rappresentarci a livello internazionale.

 

Paolo Madonia

Appoggio questa lista con entusiasmo. Ho iniziato ad andare in grotta nel 1977, all'età di 13 anni, in un periodo della nostra storia in cui la dimensione collettiva era quella che governava le nostre vite. Oggi più che mai c'è bisogno del recupero di quella dimensione, che faccia da contrappeso all'individualismo narcisistico che sta mettendo a dura prova la tenuta stessa delle nostre società. C'è bisogno più che mai, nel mondo speleologico e non solo, del ritorno ad un Associazionismo con la A maiuscola, dove ciascuno sia parte di un progetto collettivo. Così penso alla SSI che vorrei, e che sono convinto che sarà con il lavoro dei candidati di questa lista.

 

Roberto Bixio

Ottima compagine, ottima notizia per la speleologia. Capacità di impegno, competenze e creatività non mancano in questo inedito mix di nuovi e di antichi (si fa per dire) protagonisti sulla scena del mondo sotterraneo in tutte le sue declinazioni. Applaudo alla iniziativa.

 

Tono De Vivo

Conosco buona parte dei candidati; alcuni per averci lavorato insieme in passato, altri perché compagni di avventura degli ultimi anni, altri ancora in modo indiretto, seguendo le loro attività, e le loro pubblicazioni. Ho iniziato a fare speleologia nel 1973, nel 1978 sono entrato nel Soccorso; dieci anni dopo sono diventato Socio della SSI.

Erano anni in cui esserlo era un onore, oltre che un onere; essere Socio significava dare un contributo alla comunità speleologica, non aspettarsi dei servizi. Così, qualche anno dopo, mi sono candidato e sono entrato in Consiglio. Sono stati anni bellissimi, respiravo l'entusiasmo e la professionalità di Paolo Forti, Mauro Chiesi, Giovanni Badino...

Non sarà facile tornare ai livelli di quegli anni, soprattutto perché bisogna ricostruire dalle macerie. Non è un momento facile.

Ma i nomi dei candidati fanno ben sperare. E avranno tutto il mio appoggio.

 

Tullio Bernabei

Il programma mi sembra chiaro e molto positivo, anche se ne realizzassero solo la metà…

I candidati seri e motivati, che in un’associazione di volontari sono le due cose più importanti. Li voterò con piacere e... speranza.

 

Raffaele Onorato

“Chi è uno speleologo?” Lo speleologo è un esploratore. “Cosa fa un esploratore?” 

L'esploratore è una persona che, correndo rischi anche gravi, si avventura in posti del globo terracqueo dove nessuno è stato prima di lui, e dove pochi (o nessuno) andrà dopo di lui. L'esploratore, dopo aver compiuto una scoperta, la documenta con la massima fedeltà e ricchezza di particolari e poi ne rende partecipi la Collettività e il mondo scientifico. Sono queste le due domande più frequenti alle quali ho dovuto rispondere in quasi cinquant'anni di attività speleologica. La terza domanda, che arriva quasi sempre e che sempre mi sorprende, è: “Chi vi paga?”. Come si fa a spiegare ad una persona... normale, che la speleologia, che ha assorbito per una vita tutto il tempo, le energie, i sentimenti e gran parte dei soldi che la famiglia e il lavoro ci lasciavano, non è un lavoro retribuito? Anzi, al contrario...  Soprattutto se si sta nel Soccorso... Ho conosciuto Sergio Orsini molti anni fa. Non ricordo dove e in quale occasione. L'unica cosa che rammento benissimo è che ci parlavamo con una cordialità e con una complicità tali, che tutti i presenti stentavano a credere che ci eravamo appena conosciuti. In Toscana avrebbero detto che “si stava parlando della stessa donna!”. Ho molto insistito con Sergio per convincerlo a candidarsi a presidente della SSI ed il perché è presto detto. Io mi riconosco in una persona che ha vissuto ed anche servito la speleologia e la SSI con fedeltà assoluta per circa 50 anni. Lo so, qualcuno starà dicendo che 50 anni sono troppi (e quelli anagrafici sono ancora di più!) e che ad una certa età si dovrebbe smettere, andarsene a casa. A queste persone rispondo serenamente che purtroppo l'esperienza si conquista solo col tempo. Ed anche l'onestà si dimostra col tempo. Persone come Sergio Orsini, Mauro Chiesi, Giovanni Belvederi, Mila Bottegal, Francesco Murgia hanno ampiamente dimostrato di avere entrambe le doti, e sono esattamente quelle che ora servono per tirare la SSI fuori dalla palude. O almeno per provarci. Non solo per noi ma anche e soprattutto per tanti valenti giovani, come Mario Parise e Ilenia D'Angeli, che la speleologia la sentono e la vivono come l'abbiamo vissuta noi. E, per quel che mi riguarda, non c'è un altro modo per viverla. Cinquant'anni di speleologia sono troppi? Vi rispondo col grande Vasco: “Ma noi siamo ancora qua! Eh già!”

 

Paolo Forti

Ho molto apprezzato il fatto che, finalmente anche all’interno della SSI, si sia intrapresa la strada di presentazioni pubbliche e palesi di raggruppamenti di candidature per le elezioni sociali. E’ sicuramente il modo più lineare e trasparente per cercare di realizzare una unità di intenti e di competenze assolutamente necessaria per permettere alla nostra SSI di continuare nella sua opera di rappresentanza di tutto il modo speleologico italiano che richiede anno dopo anno sempre maggiori capacità di progettazione e realizzazione.

Relativamente alle candidature espresse molte le conosco personalmente e mi sarebbe sicuramente piaciuto averle nei Consigli Direttivi che ho presieduto oramai vari decenni fa.

Sono pertanto certo che anche i giovani che fanno parte di questa squadra sono all’altezza del contributo che si richiederà loro nel caso siano eletti. Tutto questo mi permette di guardare con un certo ottimismo al futuro della nostra amata SSI.

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